Nella magica atmosfera torinese, dal 31 ottobre al 3 novembre 2024, è andata in scena la ventiduesima edizione del Club To Club Festival con il tema Living with the Gods.
Grande successo per l’evento musicale diffuso che, anche con questa nuova edizione, ha saputo consolidare il suo pubblico ed ampliare l’offerta.
Con una quota di 41.000 partecipanti, il Festival piemontese ha siglato il tutto esaurito per il terzo anno consecutivo in una settimana dedicata all’arte e festiva, non priva d’attrazioni in città. Una crescita notevole rispetto ai 35.000 biglietti della scorsa edizione, ma soprattutto C2C ha saputo alzare l’asticella posizionandosi come evento sempre più internazionale, con quasi un terzo del pubblico proveniente dall’estero.
I 43 artisti di 18 diverse nazioni hanno dato vita a oltre trenta sessioni, una ventina le esclusive italiane e sette i debutti nella line-up complessiva.
È stata un’edizione intensa che, ha proseguito il percorso di consolidamento ed evoluzione di C2C Festival”, racconta Sergio Ricciardone, Fondatore e Direttore Artistico C2C.
Una cinque giorni di musica con due palchi nella location principale del Lingotto Fiere (Main Stage e Stone Island Stage) a cui s’aggiunge la presenza alle OGR Torino, ma anche i per nulla banali e ricchi di spunti Talk in pieno centro al Teatro Regio, gli aperitivi dal sapore urban style al Combo HQ e gli eventi dedicati ai più giovani di C2C KIDS alle Fonderie Limone.
Da segnalare l’esibizione della dj e producer Sofia Kourtesis che dopo aver mostrato il suo lato più vulnerabile e femminile nel talk a lei dedicato, in cui ha parlato dei suoi esordi e della sua vita professionale, durante l’esibizione serale sul Main Stage ha mostrato la sicurezza di un musicista di alto livello. Il suo sound ipnotico e raffinato, ha spaziato da sonorità berlinesi tecno a suoni presi a prestito dalla sua cultura latino americana con un mix inedito e piacevole che il pubblico ha dimostrato di saper apprezzare.
Nel complesso C2C coglie nel segno, cresce e si consolida, l’organizzazione è impeccabile, ottima la svolta al digitale con app cashless per i pagamenti.
Il rischio per il futuro, a nostro parere, è quello d’ammiccare un po’ troppo ad alcuni trend della cultura underground contemporanea e relative nicchie di pubblico, anche a scapito della qualità musicale che ha reso celebre questo evento nel corso di tutti questi anni.
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