Il tour di Willie Peyote ha fatto tappa a Milano, nell’ambito del Milano Summer Festival, la rassegna che si svolge all’Ippodromo SNAI San Siro.
La data nel capoluogo lombardo era prevista a febbraio 2022 (un doppio sold out al Fabrique) ma le norme sanitarie hanno fatto saltare tutto quel club tour. Nel frattempo (maggio 2022) è uscito anche il nuovo album “Pornostalgia” da presentare live. In realtà il tour estivo era stato preceduto dalla partecipazione al concertone del 1 maggio e dalle ospitate sul palco del concerto dei Subsonica (Leggi qui recensione).
Anche in questo tour estivo Willie Peyote mette in scena un live ad alto tasso di energia, accompagnato da una band “sabauda” con cui è in grande sintonia e che lo supporta (e spinge) molto bene nelle sue “fughe” stilistiche. Con lui sul palco: tastiere, batteria, basso, trombone/tromba e chitarra, per un concerto interamente suonato (solo alcune “basi”), con grande potenza e fluidità ritmica ( Luca Romeo (basso), Dario Panza (batteria), Daniel Bestonzo (tastiere synth), Enrico Allavena (trombone) e Damir Nefat (basso))
La “base di partenza” del concerto è il rap su cui s’innestano però tanti altri stili dal funk, al rock, al punk, al reggae, il tutto all’insegna del ritmo. Oltre che dal punto di vista stilistico parecchie sono le citazioni più o meno dirette. Tra queste ultime ci sono la cover di Ben Harper (“With My Own Two Hands”) e quella di Mac Miller (“Small Worlds”). tra le citazioni più o meno nascoste troviamo Artic Monkeys, Motel Connection, Jamiroquai, Alex Britti e Luca Carboni. Willie da parte sua non si limita alle “barre” rap ma allarga anche alla melodia e alla “forma canzone” più tradizionale, in bilico tra rap e canzone d’autore. Molto spazio viene lasciato alla band e gli assoli di chitarra, piano o fiati sono parecchi. In genere c’è una grande fluidità, con il ritmo a governare le canzoni.
L’anima del concerto è doppia: da una parte c’è la voglia di far muovere il culo, di ballare e divertirsi, dall’altra c’è sempre un richiamo al pensiero e alla sua profondità. Non mancano anche riferimenti alla politica e all’attualità.
Willie non si esime nemmeno nel bacchettare il collega Rhove, intervenendo con il suo pensiero sulla recente polemica che ha visto protagonista il rapper milanese.
Il concerto non ha mai un momento di tregua, la tensione ritmica lo accompagna per tutta la sua durata, e tra i brani Peyote parla molto (e spesso “non le manda a dire”). Spicca anche, sebbene siamo in uno spazio ampio, l’assenza totale di video. L’attenzione si concentra tutta sul palco, sulla musica e le parole delle canzoni di Willie Peyote, che tiene la scena in maniera salda (sarebbe curioso leggere i dati del suo contapassi alla fine del concerto, tanto quanto contare i “grazie” che dice).
Sulle note di “Aglio e olio” entra in scena il romano Fulminacci, presentato come uno dei migliori cantautori in circolazione. Insieme eseguono il brano del romano contenuto sul disco “Tante care cose” e che vede il feat. Di Willie.
Il pubblico lo segue molto bene in questa sua performance, ballando e cantando e sottolineando con applausi le sue parole tra i brani, specie quelle più politiche. Applausi anche per Libero “Picchio” De Rienzo, l’attore, amico di Willie, scomparso un anno fa a cui è dedicata “Sempre lo stesso film”. Applausi anche su “Mango” – il primo bis – che è una canzone dedicata a Pino Mango, che secondo Willie è artefice di un gesto d’amore verso il pubblico perché, quando fu colpito in scena dal fatale infarto, la cosa di cui si preoccupò fu di chiedere scusa al suo pubblico per non poter terminare il concerto.
Come anticipato nell’intervista con Willie Peyote (LEGGI QUI) grande applausi vengono riservati a “Mai dire mai (La locura)” il brano con cui è andato a Sanremo e che nella lettura live viene proposto in “versione zarra”, con un’implacabile “cassa dritta”.
Il rapper torinese è bravo a tenere alta l’attenzione e la tensione per tutto il suo show, a saper sapientemente miscelare l’anima divertente e ludica della musica con quella del pensiero e il tutto all’insegna della semplicità, del magico connubio tra musica e parole (cantate, rappate o semplicemente dette). Musicalmente poi il concerto ha una tale varietà che non è possibile annoiarsi, mentre il ritmo sempre incalzante non permette mai di stare fermi.
Concerto a cui esserci, non solo riservato agli amanti del Rap, ma a chiunque apprezzi la buona musica e ben presentata.
LA SCALETTA
Fare schifo
Quando nessuno ti vede
Willie Pooh
Metti che domani
L’effetto sbagliato
All You can hit
Turismi
Miseri
Portapalazzo
I cani
La casa dei fantasmi
With My Own Two Hands
Io non sono razzista ma..
Le chiavi in borsa
Prima
Il furto della passione
La colpa al vento
Ottima scusa
Small Worlds
Mai dire mai (la locura)
C’era una Vodka
Robespierre
Sempre lo stesso film
Bis
Mango
Semaforo
Che bella giornata
SCORE: 8,50
Recensione di Luca Trambusti per musicadalpalco.com (Clicca per leggere l’intero articolo)
IL TOUR
23 luglio 2022 Marina Di Camerota (Aa) Meeting Del Mare
29 luglio 2022 Gradisca D’Isonzo (Go) Castello
06 agosto 2022 Sogliano Al Rubicone (Fc) Soglianosonica
16 agosto 2022 Brescia Festa Di Radio Onda D’urto 21 agosto 2022 Mola Di Bari (Ba) Locus Festival
22 agosto 2022 Gallipoli (Le) Parco Gondar
30 settembre 2022 Trezzo Sull’Adda (Mi) Live Club (recupero del 28 gennaio 2022)
WEB & SOCIAL
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