Recensione: COMA_COSE – “Un meraviglioso modo di salvarsi”

I Coma_Cose ci regalano “Un meraviglioso modo di salvarsi”, un ritorno alle origini con punte pop per non perdere quanto costruito negli ultimi anni. Che poi è quello che ogni artista dovrebbe fare: cantare per sé, cantare per gli altri, cantare per cercare di vendere sempre un po’ di più.

“Dopo Oltre gli alberi – skit” è la prima traccia che altro non è che un dialogo tra California e Fausto che giocano sui campionamenti e ci introducono al disco. “Chiamami” era il singolo già edito, sicuramente il più melodico di “Un meraviglioso modo di salvarsi”.

“Odio i motori” è un ritorno al passato, dai. Cambi repentini di ritmo, uso smisurato di giochi parole, continua un altro gioco, quello dello scambio di pensieri e di parole tra i due. Le immagini evocate sono nitide come i suoni che le evocano: il cancello che si apre, il rumore di un mazzo di chiavi che le mani muove. “Transistor” è il pezzo di Fausto: sua la voce più presente, elettronici i suoni, vago forse il richiamo a Cosmo. Ma eccoli i Coma_Cose più contemporanei: “La Resistenza” ti vien voglia di cantarla, come è successo recentemente per “Fiamme negli occhi”. Il messaggio poi è quanto mai attuale: “Dopo gli anni del disagio e quelli dell’incoscienza/arrivano per tutti gli anni della resistenza”. “Foschia” è il pezzo più lungo: 6 minuti di atmosfere cupe ed elettroniche che mi sono immaginato nel momento in cui un rave finisce e devi levare le tende (ma vabbè tanto non ci possiamo più andare ai rave). Qui Fausto rappa e autocita i Coma_Cose: super wow.

Rumore sociale – skit” è un dialogo tra i due in un bar che nasconde velatamente critiche alla società odierna e funge da apripista alla seconda parte del disco che inizia con “Napster”, dove hip hop ed elettro di incontrano/scontrano. “Calma workout” è invece il pezzo di California, nel senso che la sua è la voce predominante che ci dona in versione pop e rap alternate.

Ma i due pezzi in cui più si possono evincere le esperienze e influenze dei due intesi come singoli sono “Sto mettendo ordine” (Fausto si lascia andare in una sorta di lettura della propria biografia) e “Maldinoia” (California qui fa la stessa cosa e ci riporta a sentimenti comuni a tutti come il disagio e l’inadeguatezza). “Giorni opachi” e “Sei di vetro”, infine, hanno ampie aperture sonore e vocali.

“Epilogo – skit” chiude il disco, con il dialogo finale che ci fa intendere che un musicista, quando la vita esaspera o mette alla prova o qualsiasi cosa sia, può solo fare musica per arrivare al fine ultimo, quello di salvarsi. Salvarsi dalle cose della vita, certo, ma anche, per Fausto e California, dal tunnel pop (a mio parere anche efficace) dove stavano per infilarsi. Ma i Coma_Cose sono anche altro, sono questa cosa qui di “Un meraviglioso modo di salvarsi” e quindi: ben tornati!

SCORE: 7.00

DA ASCOLTARE SUBITO

Odio i motori – La Resistenza – Foschia

DA SKIPPARE SUBITO

Napster

TRACKLIST

DISCOGRAFIA

2019 Hype Aura
2021 Nostralgia
2022 Un meraviglioso modo di salvarsi

VIDEO

WEB & SOCIAL

Instagram @coma_cose
Facebook @comacose

L’articolo Recensione: COMA_COSE – “Un meraviglioso modo di salvarsi” proviene da Newsic.it.