Discostory essential: le interviste e le recensioni da rileggere … TASSATIVO
28 maggio 2002, quarant’anni fa, usciva “The Eminem Show” il quarto album di Eminem.
Il disco è stato l’album più venduto di quell’anno. Fu nominato come album dell’anno ai Grammy Awards 2003 e divenne il terzo di Eminem in quattro anni a vincere il Grammy Award al miglior album rap.
Ecco la recensione di vent’anni fa…
Cercare di capire quale potrebbe essere la nuova strada seguita da Eminem è impresa assai ardua. Se con il suo debutto ” The Slim Shady” aveva scandalizzato tutta l’America, con ” The Marshall Mathers LP” aveva confermato questa sua vena dissacrante e senza limiti.
Ora con questa sua terza produzione “The Eminem Show” il rapper bianco di Detroit sembra abbia voluto fare una sorta di biografia della propria vita. Una confessione a suon di hip hop dove Eminem racconta, in modo naturalmente esasperato e fuori dalle righe, la sua vita. Una vita fatta di amori, di eccessi, di arresti, di musica, di fallimenti e di successi.
La vita di Eminem è il succo del suo show sonoro. Sul palco Eminen accompagnato dalla sua crew i D12 e la cabina di regia come il solito il suo mentore Dr. Dre. Mister Marshall non ha bisogno di grandi ospitate nel suo disco ma al tempo stesso non ne fa a meno. Tra questi appare Obie Trice in “Drips” e Nate Dogg in “Till I Collapse”.
Il disco si apre scenograficamente con quella che forse è la più feroce delle canzoni di tutto il cd, ovvero “White America”, brano ricco di turpiloqui e di attacchi contro la classe politica e contro quella America conservatrice e bacchettona.
Una botta allo stomaco del perbenismo subito in apertura ammorbidita dal beat tipico alla Eminen & Dre della successiva “Business”.
“Cleaning Out My Closet” racconta crudamente, invece, della sua travagliata esperienza con la madre. “Soldier” è una storia di gangsta e di pistole mentre il groove in “Drips” è quello avvolgente che fa muovere la testa lentamente fino a saltare in aria con il potente ed esilarante primo singolo “Without Me”.
Il ritmo rallenta con ” Sing For The Moment”, brano intimo e riflessivo, mentre Eminem diventa sensuale e quasi R&B con “Superman”. “Hailie’s Song”, mette in mostra un’altra faccia del rapper, la faccia dolce, tenera quella di un padre che ama la propria figlia che ne è orgoglioso e ne decanta le qualità.
Lo show volge al termine e sul palco salgono i D12 in ” When The Music Stops”, Dre con “Say What U Say” e come accennato prima Nate Dogg nella profonda “‘Till Collapse”.
Lo spettacolo finisce con ” My Dad’s Gone Crazy” brano nel quale Eminem si diverte con la sua bimba Hailie Jade che debutta canticchiando e duetta con il papi….un bel quadretto famigliare …
Nonostante tutto anche Eminem è un padre!!!
SCORE: 8,00
TRACKLIST
DISCOGRAFIA
1996 – Infinite
1999 – The Slim Shady LP
2000 – The Marshall Mathers LP
2002 – The Eminem Show
2004 – Encore
2009 – Relapse
2010 – Recovery
2013 – The Marshall Mathers LP 2
2017 – Revival
2018 – Kamikaze
2020 – Music to Be Murdered By
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